Il progetto si inserisce in un contesto di impegno associativo in tema di prevenzione e contrasto al bullismo e alla povertà educativa, per la promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, della nonviolenza.
L’idea a fondamento della proposta progettuale e la realizzazione di laboratori di teatro inclusivo e di rigenerazione culturale e sociale all’interno di realtà problematiche. In particolare, all’interno di istituti penitenziari dove i detenuti e le detenute diventano protagonisti e nello stesso tempo fruitori, insieme a professionisti dello spettacolo, di un percorso di condivisione sociale e nello stesso tempo di recupero.
Il progetto che le Associazioni proponenti intendono portare avanti rappresenta un percorso di grande valenza sociale già tangibile in precedenti esperienze, in particolar modo nel carcere di Arienzo dove si sono riscontrati ottimi risultati sociali e pedagogici per molti giovani detenuti. Il capitale esperienziale accumulato in tali attività ha fatto maturare il percorso proposto volendo allargare l’esperienza anche all’interno della Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli (NA) e nella Casa di Reclusione “Bartolo - Famiglietti - Forgetta” di Sant’Angelo dei Lombardi (AV)